Intervengono Francesco Vignarca, coordinatore Rete Italiana Pace e Disarmo e Marco Mascia, professore presso Università di Padova e Presidente del Centro di Ateneo per i Diritti Umani “A. Papisca”. Modera Emanuele Castelli, docente di Scienza Politica e International Politics, Università di Parma Nell’ambito del “Festival della Pace 2024” 26 NOVEMBRE ore 17:45, Palazzo del Governatore, …
Si parla di Europa, guerre e pace sabato 23 novembre alla Casa dell’Energia. Presente l’eurodeputato S&D Marco Tarquinio. Di nuovi assetti internazionali dopo le elezioni americane si parlerà ad Arezzo in un prestigioso pubblico incontro sul tema “L’Europa, le guerre e la pace”, sabato 23 novembre 2024 alle ore 18 (presso la Casa dell’Energia di …
“I grandi fondi globali sono i veri padroni dell’industria militare”, mia intervista per il Fatto Quotidiano a cura di Nicola Borzi “La spesa in armamenti è il motore della spesa militare. In cinque anni siamo passati da 7,3 a 13 miliardi, con una crescita del 70%. Gli investimenti in sistemi d’arma sono quasi sempre pluriennali: …
Per difendere i valori di libertà, autodeterminazione dei popoli e democrazia, per difendere la pace, l’unica opzione è l’aumento delle spese militari e, di conseguenza, la guerra? L’aumento di queste spese pesa sul bilancio dello Stato e riduce le risorse che potrebbero essere destinate altrove (per esempio il welfare): chi beneficia di questi fondi? …
Oggi la mobilitazione nazionale: «Tante piazze quanti sono i colori dell’arcobaleno», spiega il coordinatore campagne della Rete italiana pace e disarmo. Intervista per “l’Unità” a cura di Umberto De Giovannangeli. Francesco Vignarca, Coordinatore Campagne della Rete Italiana Pace e Disarmo, partner della International Campaign to Abolish Nuclear Weapons (Premio Nobel per la Pace 2017): “Fermiamo …
OGGI IN SETTE CITTÀ Le sette piazze arcobaleno che si riempiranno oggi nella giornata di mobilitazione nazionale rilanceranno tante proposte, tante idee, tante richieste. Mio commento per “il Manifesto” Le sette piazze arcobaleno che si riempiranno oggi nella giornata di mobilitazione nazionale rilanceranno tante proposte, tante idee, tante richieste. Tutte indirizzate a fermare le guerre …
Una nuova campagna della società civile. Presentata a Roma la campagna “Ferma il riarmo”, promossa da Fondazione PerugiAssisi per la Cultura della pace, Greenpeace Italia, Rete italiana pace e disarmo e Sbilanciamoci. “Perché per la spesa militare non ci sono mai tagli? Perché quel tipo di risorse è sempre disponibile ed erogabile a chi vuole …
Il legame deleterio tra militarizzazione e crisi climatica, con la necessità di una costruzione parallela di Pace e Giustizia ambientale, in un’epoca di boom della spesa militare globale. Mio editoriale per Avvenire Si è da poco tenuta, a livello globale, la prima Settimana d’azione per la pace e la giustizia climatica con più di cinquanta …
Un mio articolo per BeneComune.net Oltre alla richiesta di una grande Conferenza internazionale di Pace, che possa risolvere gli squilibri mondiali ed avere un effetto positivo anche sui conflitti in corso, i movimenti per la pace e la Nonviolenza chiedono la celebrazione di una grande conferenza mondiale per il disarmo. Un mondo che ha raddoppiato …
Una mia intervista per “La Vita del Popolo”, a cura di Enrico Vendrame Nel duello tra Nato e Mosca per l’Ucraina, si sta alzando ancora una volta il rischio di un conflitto aperto per i continui trasferimenti di armi all’Ucraina e alla Russia. Le rinnovate minacce di Putin di fare uso di armi nucleari …
Una mia intervista per il sito di Repubblica con alcune mie considerazioni sul contributo che tutti (in particolare nell’ambito dell’economia civile) possono dare al disarmo nucleare, in vista del Festival Nazionale dell’Economia Civile di Firenze (3-6 ottobre 2024) Le potenze nucleari, davanti alle crescenti tensioni geopolitiche mondiali, stanno modernizzando i propri arsenali, facendo aumentare la spesa …
Nell’ambito del Festival Nazionale Economia Civile 2024 “L’ora di partecipare”
Le potenze nucleari stanno modernizzando i propri arsenali di fronte alle crescenti tensioni geopolitiche in tutto il mondo. La spesa in questo settore è aumentata di un terzo negli ultimi cinque anni.