Interris.it ha intervistato Francesco Vignarca, Coordinatore delle Campagne “Rete Italiana Pace e Disarmo”, nella prima Giornata Internazionale di Sensibilizzazione al Disarmo e alla non Proliferazione Oggi, 5 marzo, si celebra la prima Giornata Internazionale di Sensibilizzazione al Disarmo e alla non Proliferazione, istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite lo scorso 7 settembre. Per l’occasione, Interris.it ha intervistato il dottor Francesco Vignarca Coordinatore …
Alcune mie considerazioni a partire dall’editoriale “The Conversation About Ukraine Is Cracking Apart” scritto da Stephen M. Walt per Foreign Policy. Si può concordare o meno con la visione complessiva dell’autore sulla guerra in Ucraina, ma i due punti che esprime in questa analisi li ritengo fondati e – soprattutto – molto importanti per le …
A UN ANNO DALL’INIZIO DELL’INVASIONE DELL’UCRAINA. Da Bolzano a Palermo passando per Napoli e altri capoluoghi, marce, fiaccolate e manifestazioni contro la politica in armi. Sostegno alla popolazione ucraina ma anche attenzione agli altri conflitti nel mondo dallo Yemen al Congo Articolo per il Manifesto Se le consideriamo in ordine alfabetico si parte da …
Nell’ambito della piattaforma Europe for Peace si tengono in questi gioni decine di manifestazioni in tutta Europa, per contestare la guerra in Ucraina ad un anno dall’invasione di larga scala avviata dalla Russia un anno fa. In questa intervista con Francesco Vignarca, Coordinatore delle campagne di Rete Pace e Disarmo, raccontiamo l’origine di questa iniziativa a livello europeo, …
Intervista per l’agenzia ANSA, ripresa dal Fatto Quotidiano “Non è facile capire quale sia stato il sostegno italiano militare all’Ucraina perché l’Italia è l’unico tra i paesi più grandi a non dare dettagli sull’invio dei sistemi d’armi”. A parlarne all’Ansa è Francesco Vignarca della Rete Pace e Disarmo, sottolineando che si tratta di una “mancanza …
Vladimir Putin ha annunciato di voler uscire dal Trattato New Start, fondamentale accordo che regola la non espansione degli arsenali nucleari intercontinentali. Chi in questi anni propinava l’equilibrio della deterrenza è drammaticamente smentito. L’unica speranza è puntare sul Trattato per la proibizione delle armi nucleari Articolo per Altreconomia L’annuncio fatto dal presidente russo Vladimir Putin …
Francesco Vignarca, coordinatore delle campagne della Rete Italiana Pace e Disarmo, ci parla della guerra in Ucraina, del rischio di conflitto nucleare, delle alternative possibili. Che però vanno costruite, perché “costruire la pace è un po’ come costruire una casa, devi avere gli strumenti, i materiali, le competenze, e serve una preparazione”. Intervista per Economia …
«Pace positiva» e «disarmo umanitario»: se ne è parlato all’incontro di giovedì «Le persone devono stare meglio, non sono gli Stati a dover avere migliori o peggiori trattati. Lavorare per il disarmo significa trasformare la società, e per questo riempirla di fiducia, aver cura delle persone». Questi alcuni dei concetti fondamentali messi a fuoco da …
Il limite ignoto. Europe for Peace: per l’anniversario dell’invasione russa, il 24 febbraio, in piazza in tutta Italia e in Europa. Articolo per il Manifesto. Le recenti notizie sulla guerra in Ucraina destano non poche preoccupazioni. Come ha sottolineato lucidamente Francesco Strazzari sul manifesto siamo di fronte a un’escalation prevedibile nella sua inesorabile inerzia, ma …
“La fornitura di armamenti all’Ucraina non sta garantendo l’evoluzione verso la pace, specie per la popolazione civile”, così Francesco Vignarca della Rete Italiana Pace Disarmo ha commentato l’attuale situazione al fronte. Intervento a “Tagadà” su La7
Per il coordinatore campagne della Rete italiana pace e disarmo “la minaccia nucleare è concreta, serve una conferenza di pace” Intervista per l’Agenzia DIRE “Si può discutere se sia efficace o meno inviare armi all’Ucraina per sostenere la resistenza, ma per noi resta chiaro un punto: non è vera la tesi dei governi occidentali secondo …
GUERRA O PACE Il terribile conflitto armato in Ucraina è stato fin dal principio sfruttato per giustificare quello che nei fatti potrebbe diventare il più massiccio aumento di spesa militare globale degli ultimi 50 anni