Ursula von der Leyer torna a guidare la commissione Ue con un discorso guerrafondaio: l’Europa deve armarsi. Allo stesso tempo, i Paesi del Vecchio Continente spingono affinché l’Ucraina abbia armi più forti e potenti. Che conseguenze avrà questa corsa alle armi? Ne hanno parlato in una diretta riservati agli abbonati Youtube de il Fatto Quotidiano, …
“I grandi fondi globali sono i veri padroni dell’industria militare”, mia intervista per il Fatto Quotidiano a cura di Nicola Borzi “La spesa in armamenti è il motore della spesa militare. In cinque anni siamo passati da 7,3 a 13 miliardi, con una crescita del 70%. Gli investimenti in sistemi d’arma sono quasi sempre pluriennali: …
“Dall’inizio del conflitto il movimento pacifista continua a sostenere un principio persino ovvio: la distinzione che fa il governo italiano tra armi difensive e armi offensive è un’astrazione teorica, questione di lana caprina”. Francesco Vignarca, coordinatore campagne di Rete Pace Disarmo, non è persuaso dall’alibi invocato da Guido Crosetto: il ministro della Difesa garantisce che …
Mia intervista per il Fatto Quotidiano sull’Accordo tra Italia e Ucraina firmato a Kiev a due anni dall’inizio della guerra con la Russia Francesco Vignarca, coordinatore della Rete Pace e Disarmo, ha appena finito di leggere l’accordo sulla cooperazione e sicurezza firmato sabato a Kiev da Giorgia Meloni e Volodymyr Zelensky e dice: “Questo testo …
“Servizi, spesa sociale, investimenti contro le disuguaglianze e la crisi climatica. I 10 miliardi che l’Italia deve trovare ogni anno per destinare il 2% di Pil alle spese militari si potrebbero impiegare in questo momento di crisi globale in altre voci”. Francesco Vignarca, coordinatore campagne di Rete Pace e Disarmo, che insieme a Greenpeace Italia …
“Nei fatti non cambia nulla rispetto al governo Draghi, ma Meloni manda un messaggio preciso, esplicitando il sì alla vendita anche di bombe e missili ed elogiando Abu Dhabi”. La sintesi è di Francesco Vignarca, analista della Rete Pace e Disarmo e dell’Osservatorio sulle spese militari. Al di là dei tecnicismi, la decisione del governo è un segnale chiaro: “Quell’area è un mercato dorato, l’esecutivo vuole definitivamente superare la crisi diplomatica degli ultimi anni”.
Commento per il Fatto Quotidiano sugli ultimi sviluppi dal fronte della guerra in Ucraina, con prospettiva di stallo e ulteriori scontri “La guerra non è un risiko e non credo ci sia un solo elemento che possa far iniziare la trattativa. Si gioca su un equilibrio complesso e su vari piani: politico, militare, mediatico. L’unico …
Un mio parere raccolto dal Fatto Quotidiano Se avessi scritto io quattro mesi fa l’editoriale che ha scritto ieri sulla Stampa Massimo Giannini (i cui contenuti sono riassunti nell’articolo in basso, ndr) mi avrebbero massacrato. Ma ben venga un cambiamento nel dibattito pubblico, in Italia come – in maniera più rilevante – negli Usa. Il …
La Russia possiede circa 2.000 armi nucleari tattiche, con centinaia di tipologie di vettore diverse. Possono essere lanciate con gli stessi missili a corto raggio che la Russia sta attualmente utilizzando per bombardare l’Ucraina. Qualsiasi utilizzo avrebbe conseguenze catastrofiche e di vasta portata, soprattutto in regioni densamente popolate come l’Europa. Una singola detonazione potrebbe uccidere …
Guerra in Ucraina, Italia tra i pochi Paesi a non dare informazioni sulle armi inviate. Il terzo decreto sui mezzi inviati al fronte, come i precedenti, contiene una lista secretata. Dagli Usa alla Spagna, dal Regno Unito al Canada, gli altri governi hanno scelto una maggiore trasparenza. In Germania nessuna informazione sulle armi leggere, mentre …
Mia intervista per il Fatto Quotidiano: “Solo assemblaggio, l’affare è loro” “Cameri è considerato spesso un sito di produzione degli F-35, ma in realtà c’è l’assemblaggio. La parte di produzione è marginale e i vantaggi industriali per l’Italia sono sopravvalutati”: Francesco Vignarca è coordinatore delle Campagne nella Rete Italiana Pace e Disarmo e insieme a …
Legge 185 Rete Disarmo: la provenienza dai servizi segreti incompatibile con la vendita di armi Sul fronte delle nomine c’è un’obiezione che viene avanzata a proposito del generale Luciano Carta alla presidenza di Leonardo: il suo essere un militare e che, soprattutto, proviene dall’Aise, l’Agenzia informazioni e sicurezza esterna, la nostra intelligence internazionale. Carta la dirige …