Articolo per “Domani” di Jessica Perra, con varie mie considerazioni: la mancanza di trasparenza sulle forniture all’Ucraina non è dettata da ragioni strategiche La spesa complessiva dell’Italia per il supporto militare all’Ucraina potrebbe superare i 3 miliardi di euro. Dopo tre anni di guerra, il costo esatto del supporto italiano resta un’incognita. Secondo il centro di …
Intervista per Radio Beckwith Evangelica, a cura di Alessio Lerda e Francesco Piperis In queste settimane Donald Trump ha dato una brusca sterzata allo stallo internazionale sulla guerra in Ucraina, con un radicale riavvicinamento diplomatico con il Cremlino che sta lasciando da parte non solo l’Europa, ma anche lo stesso paese invaso dalla Russia. Tra …
Raccontare i motivi e i temi che spingono a lavorare per il disarmo nucleare: è l’occasione che ho avuto come ospite del podcast “Periscritto” di Marzia Tomasin. A partire dal mio libro per arrivare all’attualità di una minaccia globale che non possiamo più ignorare! L’ospite di questo episodio è Francesco Vignarca che è l’autore di …
Il Parlamento Ue ha approvato la risoluzione che invita gli Stati membri a togliere le restrizioni sull’utilizzo delle armi fornite all’Ucraina in territorio russo. Cosa può comportare? In questa intervista per CusanoTV cerco di sottolineare le problematiche di questo approccio e i rischi cui si va incontro con questo modus operandi. Intervento al programma di approfondimento …
“Dall’inizio del conflitto il movimento pacifista continua a sostenere un principio persino ovvio: la distinzione che fa il governo italiano tra armi difensive e armi offensive è un’astrazione teorica, questione di lana caprina”. Francesco Vignarca, coordinatore campagne di Rete Pace Disarmo, non è persuaso dall’alibi invocato da Guido Crosetto: il ministro della Difesa garantisce che …
Nonostante la retorica di media e politica abbia ormai sdoganato la necessità di un’economia bellica, il raddoppio della spesa militare mondiale ha fatto solo aumentare l’insicurezza globale, il numero di conflitti e delle vittime Mio editoriale per “Il Segno”, il mensile della Diocesi di Milano Negli ultimi due anni, dalla criminale e scellerata invasione …
Articolo di Lara Tomasetta per The Post Internazionale, con alcune mie considerazioni: intanto gli Stati europei hanno usato la scusa di sostenere Kiev per rifarsi gli arsenali a spese dell’Ue A fine dicembre 2023, secondo i dati resi noti dal Kiel Institute – uno dei più autorevoli think tanks europei che conduce un’attività di analisi …
A due anni dall’invasione russa dell’Ucraina e con tanti conflitti in corso, l’industria bellica fa grandi affari. Nel 2023 i titoli azionari del settore Difesa sono aumentati in media del 25%. Ma il settore militare-industriale-finanziario è in crescita da almeno due decenni Mio articolo per Left di Febbraio 2024 L’invasione russa in Ucraina e la …
Una riflessione di Francesco Vignarca dopo il vertice Nato, mentre l’Italia annuncia l’acquisto miliardario di carri armati Leopard e la Ue vara la fabbricazione di munizioni d’artiglieria e missili per 500 milioni di euro. La versione integrale dell’intervento sul numero di Famiglia Cristiana in edicola da giovedì 20 luglio. «Non basta riempire gli arsenali per …
Articolo con servizio video del Fatto Quotidiano Nonostante un aumento record delle spese militari globali, in grado di raggiungere quota 2.240 miliardi di dollari, con una crescita del 3,7% in termini reali rispetto all’anno precedente (ben 127 miliardi), nel mondo ci sono più conflitti e più morti. Tutto mentre nello stesso anno anche la …
Il Sipri certifica l’incremento esponenziale degli investimenti bellici nel mondo: siamo arrivati a 2.240 miliardi di dollari. L’analisi di Francesco Vignarca per Collettiva. Il 2022 è un anno da record per la spesa in armi dei governi di tutto il mondo:2.240 miliardi di dollari, pari a un aumento del 3,7% in termini reali rispetto all’anno …
Il «feticcio» delle armi è una facciata retorica: se la spesa militare potesse davvero darci sicurezza con le migliaia di miliardi spesi negli ultimi decenni l’avremmo già raggiunta.Mio commento per “il Manifesto”