Fa bene l’Occidente ad aiutare l’Ucraina con la fornitura di armi? Sì, dicono alcuni, perché un Paese aggredito deve essere messo in condizione di difendersi. No, rispondono altri, perché di fronte alla guerra occorre trovare strade alternative. È questo il tema della puntata di Today, l’approfondimento di Tv2000 sull’attualità internazionale, andata in onda in diretta …
La Camera ha approvato a larghissima maggioranza un ordine del giorno che porterebbe le nostre spese militari dagli attuali 68 milioni di euro al giorno a 104 milioni al giorno. Una voce di spesa che negli ultimi anni è sempre stata in crescita. Il capitolo principale riguarda nuovi sistemi d’arma. Ma davvero questa corsa alle …
Alcuni estratti della mia intervista per “La Libertà” di Piacenza (nell’immagine l’intervista integrale). La terribile situazione in Ucraina ci rende ancora più evidente, dal mio punto di vista, la validità della cultura pacifista e nonviolenta. Vuol dire che lei di fronte all’invasione russa è equidistante? Le situazioni sono complesse ma attenzione, non parlo di responsabilità.non …
Intervista per Repubblica.it di Giovanna Casadio L’organizzatore della manifestazione di oggi: “Chiediamo una iniziativa diplomatica multilaterale rafforzando il ruolo delle Nazioni unite”. E sullo strappo della Cisl: “Molte sezioni locali parteciperanno” “I pacifisti oggi in piazza non sono d’accordo con l’invio delle armi a Kiev”. Francesco Vignarca, coordinatore delle campagne della Rete per la pace …
L’Europa non interviene in Ucraina, ma invia armi al conflitto: Francesco Vignarca di Rete Pace e Disarmo spiega le falle di questa politica Di Alessio Lerda e Giacomo Rosso per Riforma L’organizzazione pacifista Rete Pace e Disarmo ha invitato cittadini e associazioni a prendere parte ad una manifestazione di piazza il 5 marzo, a Roma, per spingere …
Nell’intricato scenario della crisi tra Ucraina e Russia val la pena evidenziare il ruolo importante (anche di “spinta” verso il conflitto armato) del complesso militare-industriale russo, controllato dallo Stato. La maggior parte dei produttori russi di armamenti è controllata dallo Stato, sia direttamente che tramite partecipazioni societarie. La principale è la Rostec, nel cui …
Sono ben 23 i programmi militari sottoposti dal ministro Guerinial Parlamento nel 2021. Per una spesa record complessiva prevista di 12 miliardi. È il segnale di un nuovo ruolo della Difesa. D’ora in poi sarà sempre più dicile capire quanto certi costi siano giustificati da reali esigenze di sicurezza nazionale e quanto da obiettivi di sostegno dell’industria bellica.
L’industra degli armamenti in continua crescita, garante o no della sicurezza mondiale?
Oxfam lancia un nuovo grido di aiuto per la grave situazione umanitaria nello Yemen, il paese della penisola arabica martoriato da sette anni di conflitto e lasciato al proprio destino dall’indifferenza della comunità internazionale. Tre anni fa gli accordi di pace di Stoccolma promettevano un miglioramento delle condizioni di vita della popolazione yemenita e l’avvio …
Non si è raggiunto un accordo per una normativa sull’autonomia nei sistemi d’arma. Una minoranza di Stati, tra cui gli Usa e la Russia che già investono pesantemente nello sviluppo di armi autonome, ha utilizzato la «regola del consenso» che vige in seno alla Ccw per tenere in ostaggio la maggioranza della comunità internazionale e bloccare qualsiasi progresso
Nel 2020 le 100 principali industrie militari hanno venduto armi per un totale di 531 miliardi di dollari, in crescita dell’1,3% rispetto al 2019. “Essendo un comparto fortemente sussidiato e protetto dalle scelte politiche, non stupisce che il fatturato delle industrie militari sia stato in crescita”, commenta Francesco Vignarca della Rete italiana pace e disarmo
La pandemia non ha fermato la vendita di armi, che anzi, ha raggiunto nel 2020 un nuovo record. Aumentato dell’1,3 per cento, a 470 miliardi di euro, il fatturato dei cento maggiori gruppi industriali mondiali del settore Difesa.