Mia intervista per Fuori binario (a cura di Felice Simeone): “Dividere il mondo in buoni e cattivi non serve a salvare vite umane” Le bombe continuano a cadere mentre sembrano in stallo i negoziati tra Russia e Ucraina. Cosa possono fare i pacifisti? Oggi si chiedono misure rapide, urgenti, e indolori per fermare il conflitto …
Articolo di Alessandro Canella per Radio Città Fujiko Le ultime ore nei palazzi della politica stanno rivelando come il riarmo sia un dogma del governo guidato da Mario Draghi. Al punto che lo stesso premier lega all’approvazione di un decreto che innalzerebbe le spese militari fino a raggiungere il 2% del pil lo stesso patto …
Mia intervista per il Fatto Quotidiano: “Solo assemblaggio, l’affare è loro” “Cameri è considerato spesso un sito di produzione degli F-35, ma in realtà c’è l’assemblaggio. La parte di produzione è marginale e i vantaggi industriali per l’Italia sono sopravvalutati”: Francesco Vignarca è coordinatore delle Campagne nella Rete Italiana Pace e Disarmo e insieme a …
Una guerra dovrebbe sempre interrogare le coscienze. Ma quando è a due passi da casa ci obbliga a ripensare noi stessi e le nostre convinzioni. Un ebook della rivista il Mulino per aiutarci a riflettere fuori dagli steccati ideologici
Un mio articolo per il Manifesto del 20 marzo 2022 Oltre a devastare l’Ucraina, l’invasione decisa da Valdimir Putin ha ribaltato gli orizzonti di molte scelte politiche internazionali, soprattutto in Europa. È successo per le esportazioni di armi, con i Paesi dell’Unione europea che hanno deciso di ignorare norme condivise vincolanti, ma soprattutto lo si …
Fa bene l’Occidente ad aiutare l’Ucraina con la fornitura di armi? Sì, dicono alcuni, perché un Paese aggredito deve essere messo in condizione di difendersi. No, rispondono altri, perché di fronte alla guerra occorre trovare strade alternative. È questo il tema della puntata di Today, l’approfondimento di Tv2000 sull’attualità internazionale, andata in onda in diretta …
La Camera ha approvato a larghissima maggioranza un ordine del giorno che porterebbe le nostre spese militari dagli attuali 68 milioni di euro al giorno a 104 milioni al giorno. Una voce di spesa che negli ultimi anni è sempre stata in crescita. Il capitolo principale riguarda nuovi sistemi d’arma. Ma davvero questa corsa alle …
Alcuni estratti della mia intervista per “La Libertà” di Piacenza (nell’immagine l’intervista integrale). La terribile situazione in Ucraina ci rende ancora più evidente, dal mio punto di vista, la validità della cultura pacifista e nonviolenta. Vuol dire che lei di fronte all’invasione russa è equidistante? Le situazioni sono complesse ma attenzione, non parlo di responsabilità.non …
Intervista per Repubblica.it di Giovanna Casadio L’organizzatore della manifestazione di oggi: “Chiediamo una iniziativa diplomatica multilaterale rafforzando il ruolo delle Nazioni unite”. E sullo strappo della Cisl: “Molte sezioni locali parteciperanno” “I pacifisti oggi in piazza non sono d’accordo con l’invio delle armi a Kiev”. Francesco Vignarca, coordinatore delle campagne della Rete per la pace …
L’Europa non interviene in Ucraina, ma invia armi al conflitto: Francesco Vignarca di Rete Pace e Disarmo spiega le falle di questa politica Di Alessio Lerda e Giacomo Rosso per Riforma L’organizzazione pacifista Rete Pace e Disarmo ha invitato cittadini e associazioni a prendere parte ad una manifestazione di piazza il 5 marzo, a Roma, per spingere …
Nell’intricato scenario della crisi tra Ucraina e Russia val la pena evidenziare il ruolo importante (anche di “spinta” verso il conflitto armato) del complesso militare-industriale russo, controllato dallo Stato. La maggior parte dei produttori russi di armamenti è controllata dallo Stato, sia direttamente che tramite partecipazioni societarie. La principale è la Rostec, nel cui …
Sono ben 23 i programmi militari sottoposti dal ministro Guerinial Parlamento nel 2021. Per una spesa record complessiva prevista di 12 miliardi. È il segnale di un nuovo ruolo della Difesa. D’ora in poi sarà sempre più dicile capire quanto certi costi siano giustificati da reali esigenze di sicurezza nazionale e quanto da obiettivi di sostegno dell’industria bellica.