“Problemi” ed “errori legati alla produzione” dei caccia F-35, con conseguenti rischi di ritardo, vengono evidenziati nel Rapporto al Congresso USA di Michael Gilmore, il Direttore della sezione di test operativi e valutazione del Pentagono. Lo sottolinea Altreconomia, che ha potuto analizzare in anteprima la sezione del rapporto dedicata all’F-35. “Il rischio veramente forte leggendo le pagine sottoscritte dalla massima autorita’ di controllo del Pentagono – afferma Francesco Vignarca, per Altreconomia – e’ che i Paesi che hanno fatto affidamento su questi ‘nuovi’ F-35 debbano trovarsi a considerare la necessita’ di utilizzare altri velivoli, almeno per un certo lasso di tempo, per ovviare ai buchi di disponibilita’ operativa che ci saranno”. Nel rapporto infatti si legge, secondo Altreconomia, che “le performance riguardanti l’operativita’ complessiva continuano ad essere immature”. Una tabella nel rapporto Usa, secondo Altreconomia, “mostra come siano stati ‘compiuti’ solo 5.464 del 7.180 punti di prova previsti. Cioe’ il 24% in meno rispetto a quanto originariamente stabilito. In tutto questo va notato come la definizione di ‘compiuto’ non significhi che tale particolare test sia stato ‘superato’, ma solo che gli F-35 lo abbiano eseguito”. “Sicuramente – scrive Altreconomia – c’e’ la possibilita’ che le problematiche tecniche vengano risolte, ma bisogna iniziare a considerare anche in che tempi e con che costo/impatto sia sulle dinamiche delle nostre forze armate sia sui fondi pubblici che dovranno sostenere tale sforzo“. La conclusione del documento evidenzia, afferma Vignarca nella sua analisi, che “solo tre delle precedenti dieci raccomandazioni di miglioramento inviate al programma JSF con i precedenti rapporti sono state adeguatamente affrontate e il team di Michael Gilmore ha inoltrato ben nove ulteriori raccomandazioni“.