Alcune brevi note e valutazioni a partire da questa recente intervista a Giorgia Meloni, che dice cose interessanti (tutta da valutare la conseguenza pratica e certo non “cambia” altri giudizi complessivi) su difesa non armata e Corpi Civili di Pace.
Importante che la leader di Fratelli d’Italia nella sua risposta scritta parli di Servizio Civile come “concreta esperienza per i giovani di difesa non armata della Patria”, riportando quindi il SC nell’ambito della sua origine: l’obiezione di coscienza al servizio militare.
Non è per nulla scontato: nel corso del tempo (per ragioni “culturali” e per slittamento pratico e furbesco) si è dipinto il Servizio Civile sempre più come “politica giovanile” o di pre-collocamento lavorativo.
Invece è un modo per assolvere ai doveri costituzionali di difesa…
Rilevante anche il punto sui Corpi Civili di Pace, inseriti nella risposta sull’Ucraina, visti come strumenti per “favorire una cittadinanza attiva e partecipativa tesa alla costruzione del bene comune”. Quindi riconoscendone valenza “strategica”, non solo esperienziale.
Come detto “un’intervista non fa primavera” e in campagna elettorale si dice di tutto… ma che Giorgia Meloni abbia espresso valutazioni “eccentriche” rispetto a storia del suo partito (e che molti politici di centrosinistra hanno paura di evocare) non è banale. Vedremo…
PS continuare a dire che sperimentazione su Corpi Civili di Pace è su un binario morto è falso, fuorviante e non sottolinea l’ostruzionismo che c’è stato… Non capisco a che pro, soprattutto se fatto da chi si è sempre occupato poco del percorso e ha in testa idee “strane” di cosa siano veramente…
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