Presentazione della proposta di legge per una difesa non armata e nonviolenta: appuntamento per mercoledì 6 maggio
Anche in provincia di Como associazioni ed enti locali sono al lavoro per le ultime battute della campagna “Un’altra difesa è possibile”. Una mobilitazione nazionale, lanciata dalle principali Reti del servizio civile e del pacifismo, che punta alla promozione di una Legge di iniziativa Popolare per la costituzione di un Dipartimento della difesa civile non armata e nonviolenta. La campagna è in corso da mesi in tutta Italia e ha già ricevuto il sostegno di diversi sindaci (da quello di Milano a quello di Napoli, da quello di Genova a quello di Livorno, da quello di Messina a quello di Piacenza) e verrà rilanciata sul nostro territorio durante un incontro mercoledì 6 maggio alle ore 20.45 presso le Scuole di Via Volta insieme al Comune di Lurate Caccivio, che sta già lavorando da tempo alla promozione della raccolta firme.
Nel corso della serata Francesco Vignarca, coordinatore della Rete italiana per il Disarmo, e Mauro Oricchio, direttore del Coordinamento Comasco per la Pace, presenteranno i capisaldi contenuti nella proposta. Grazie anche al sostegno degli amministratori di Olgiate Comasco si concretizzerà poi nel corso della serata l’adesione al percorso di due dei principali comuni della nostra Provincia.
Come Comitato Promotore comasco di “Un’altra difesa è possibile” crediamo che sia importante che anche il nostro territorio si faccia sostenitore di questo percorso innovativo; la Proposta di Legge di Iniziativa Popolare “Istituzione e modalità di finanziamento del Dipartimento della Difesa Civile non armata e nonviolenta” intende ridefinire i concetti di difesa, sicurezza, minaccia. In che modo? Dando centralità alla Costituzione che “ripudia la guerra” (art. 11), affermando la difesa dei diritti di cittadinanza e affidando ad ogni cittadino il “sacro dovere della difesa della patria” (art. 52).
Per fare ciò occorre organizzare la preparazione di mezzi e strumenti non armati d’intervento nelle controversie internazionali per la difesa dell’integrità della vita, dei beni e dell’ambiente dai danni che derivano dalle calamità naturali, dal consumo di territorio e dalla cattiva gestione dei beni comuni. Questi sono i veri nemici della Patria e delle cittadine e cittadini di questo Paese.
La campagna, promossa dalle sei Reti nazionali che raggruppano oltre 200 associazioni della società civile italiana, del mondo del pacifismo, della nonviolenza, del disarmo, del servizio civile, della cultura, dell’assistenza, dell’ambientalismo, del sindacalismo, vuole dunque dare piena attuazione all’articolo 52 della nostra Costituzione (la difesa della patria) istituendo nel nostro ordinamento forme di Difesa Civile, in coerenza con l’articolo 11 (il ripudio della guerra). La proposta include l’istituzione di Corpi Civili di Pace e di un Istituto di Ricerca su Pace e Disarmo, per dare vita a un sistema di difesa che garantisca la sicurezza umana della popolazione e i valori costituzionali, non i confini della nazione, e che operi in sinergia con Protezione Civile, Vigili del Fuoco e Servizio Civile.