Mercoledì 13 Settembre 2023 ore 21.00
VILLA CASATI STAMPA Piazza Soncino 5 – Cinisello Balsamo
intervengono:
FRANCESCO VIGNARCA – Coordinatore Campagne della Rete Italiana Pace e Disarmo
ALBERTO CHIARA – giornalista di Famiglia Cristiana
ADERISCONO:
Acli – Anpi – Anteas- Associazione Amici dott.Mukwege – Associazione amici di Luca Attanasio – Associazione coordinamento Pace – Associazione Culturale Polis Nord Milano – Associazione Gusto della Solidarietà – Centro Culturale San Paolo ODV – Emergency – Equipe Sociale e del Lavoro del Decanato di Cinisello Balsamo – Fondazione Cumse – Legambiente – L’officina di Enrico
“L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”. ( Art.11 Costituzione )
“Ogni guerra è fuori da ogni ragione umana” (Pacem in Terris 11 aprile 1963)
“La Pace non è soltanto assenza di guerra, ma una condizione generale nella quale la persona umana è in armonia con se stessa, in armonia con la natura e in armonia con gli altri. Tuttavia, far tacere le armi e spegnere i focolai di guerra rimane la condizione inevitabile per dare inizio ad un cammino che porta al raggiungimento della Pace nei suoi differenti aspetti”. (papa Francesco,Angelus in Piazza S. Pietro 4 gennaio 2015)
Ora, se San Giovanni XXIII aveva descritto le guerre come qualcosa che non possono più appartenere all’umano, papa Francesco va oltre, qualificando l’industria delle armi, che le sta dietro come “diabolica”. Infatti, l’industria delle armi in tutto il mondo ha talmente aumentato la produzione di armi che ci vorranno altre guerre per smaltirle: dai 1.980 miliardi di dollari del 2020 si è passati a circa 2.200 miliardi di dollari. In Italia? Dal 2010 al 2020 il sistema sanitario è stato definanziato di 37 miliardi, mentre è costantemente in crescita la spesa militare.
L’art.11 della nostra Costituzione richiama e unisce tutti (istituzioni e cittadini) nell’ impegno costituzionale di rispetto per meglio declinarlo nelle nostre attività concrete.
Nella città di Cinisello Balsamo in più occasioni sono state promosse iniziative per informare sugli orrori delle numerosissime guerre, sulle loro cause e conseguenze (No agli F35, manifestazioni per la riconversione di fabbriche di armi, progetti in Palestina, interventi di solidarietà nella ex Jugoslavia, manifestazioni contro l’invasione dell’Irak, dell’Afghanistan, presidi per la pace). Nell’ultimo anno associazioni cittadine hanno promosso alcuni incontri ( l’Associazione Culturale Cara Beltà sulla “Pacem in Terris” e la rete di Umanità Migrante su “Il mondo in guerra”), per conoscere e riflettere sulle possibilità della Pace. Attraverso l’associazione “Amici del dottor Mukwege” l’amministrazione comunale ha conferito la cittadinanza onoraria al medico congolese dottor Denis Mukwege, premio Nobel per la Pace 2018.
La Rete Italiana Pace e Disarmo affronta questi temi e indica impegni e proposte operative su cui lavorare quali, ad esempio, il sostegno alla difesa civile non armata e non violenta; la costruzione di corpi civili di Pace, la ricerca sulla Pace e la prevenzione dei conflitti; la riduzione della spesa militare, l’impegno per la riconversione dell’industria delle armi verso il settore del civile.
Nel Disarmo e in particolare nel Disarmo nucleare è stata individuata la condizione necessaria per dare più spazio alla Pace che spalanca le porte verso l’amore per l’umanità.
Nella campagna “Italia Ripensaci” sono indicate azioni urgenti da affrontare insieme alle istituzioni. Per questo sono state presentate ai nuovi consiglieri comunali una lettera firmata da diverse associazioni e una bozza di delibera proposta da “Rete Italiana Pace e Disarmo” e da “Senza atomica” per aderire alla campagna “Italia Ripensaci” con la quale si chiede al governo italiano la ratifica del Trattato ONU per un mondo libero dalle armi nucleari.
Questa iniziativa è fondamentale per promuovere la Pace, il dialogo e la fiducia tra i popoli.
Noi tutti siamo convinti che i consiglieri, come rappresentanti più vicini della nostra città, sono chiamati ad ascoltare la voce dei propri cittadini sul tema della Pace e svolgere azioni concrete in particolare nei confronti dei soggetti istituzionali superiori. Così la città (e le città) possono e devono diventare “protagoniste della costruzione della Pace”. Questo passaggio è veramente essenziale sia per le istituzioni sia per noi che insieme possiamo essere “costruttori di città” che fondano le proprie relazioni sulla desideratissima Pace.