Lo scorso 15 dicembre ricorreva il 50esimo anniversario della legge che riconosceva l’obiezione di coscienza al servizio militare.
A 50 anni dalla legge che riconobbe per la prima volta l’obiezione di coscienza vogliamo ripercorrere con chi le ha vissute da protagonista le lotte per conquistare quel diritto.
Ma non vogliamo solo ricordare i fatti di allora: in un periodo purtroppo costellato da nuove guerre in Europa chi – in Russia come in Ucraina – non vuole imbracciare le armi ritenendo che il conflitto armato non debba trovare menti e braccia che lo alimentano è vittima di repressione giudiziaria e messa al bando nell’opinione pubblica.
Il rifiuto di imbracciare la armi può essere oggi una risposta dal basso alla crescita della conflittualità tra gli stati?
Ne parliamo con
– Francesco Vignarca, coordinatore delle Campagne della Rete Italiana Pace e Disarmo
– Alberto Anghileri consigliere comunale a Lecco e storico obiettore di coscienza al servizio militare
– Francesco Vignarca, coordinatore delle Campagne della Rete Italiana Pace e Disarmo
– Alberto Anghileri consigliere comunale a Lecco e storico obiettore di coscienza al servizio militare