L’inutile strage… abolire la guerra, unica speranza per l’Umanità
Il 1° agosto 1917 Papa Benedetto XV scriveva una Nota rivolta “alle Potenze Belligeranti”, in cui la guerra che dal 1914 sconvolgeva l’Europa veniva definita “inutile strage”. Questa storica presa di posizione fu anche conseguente agli atroci massacri che avvenivano nell’Altopiano dei Sette Comuni, a seguito della spedizione punitiva organizzata dall’Austria. Il 31 ottobre 1918, mons. Pellizzo, vescovo di Padova scriveva, sempre riferendosi all’andamento della guerra sull’Altopiano: “la carneficina inutile continuerà purtroppo, a meno che intervenga un provvido armistizio”. Le parole del Vescovo di Padova furono riprese anche dal Vescovo di Vicenza mons. Rodolfi, che scriveva alla Santa Sede: “Santo Padre, questa ormai non è più guerra, è brutalità, è insidia notturna, è aggressione violenta del debole e dell’innocente; sono veri assassinii che si commettono contro le stesse norme della guerra, con disonore orrendo dell’umanità” (Fonte Istituto di Cultura Cimbra).
A distanza di un secolo l’Inutile strage continua, nel cuore dell’Europa, ma non solo. Papa Francesco già da tempo parla di “Terza guerra mondiale”. Nell’omelia in occasione della “VI giornata mondiale dei poveri” afferma con forza: “Oggi ognuno di noi deve interrogarsi davanti a tante calamità, davanti a questa Terza guerra mondiale così crudele, davanti alla fame di tanti bambini, di tante gente”. Sembra che le lancette dell’orologio dell’umanità siano tornate indietro, l’uso della bomba atomica come strumento possibile per la risoluzione dei conflitti è tornato nel linguaggio dei governanti. I tragici errori del passato sembrano esser stati rimossi. Ma le armi sono l’unica possibilità di risoluzione dei conflitti? Ci sono movimenti in Russia e in Ucraina che parlano un linguaggio diverso da quello della guerra? Noi cittadini italiani ed europei cosa possiamo fare? Come sostenere chi tra mille difficoltà porta ancora parole di Pace?
Proprio ad Asiago, capoluogo dell’altopiano dei Sette Comuni che ha subito le atrocità della Prima guerra mondiale e che ha visto nei boschi e nelle montagne migliaia di giovani vite spezzarsi, cercheremo con l’aiuto di Francesco Vignarca, coordinatore delle campagne della “Rete Italiana Pace e Disarmo” e con Mao Valpiana, Presidente del “Movimento Nonviolento” e direttore della rivista “Azione nonviolenta”, di rispondere a queste e ad altre domande. L’incontro è a ingresso libero e si terrà Giovedì 24 novembre alle ore 20.45, presso i locali del patronato della parrocchia di Asiago (Via Matteotti n° 27).