Viste le minacce “nucleari” odierne di Putin (che di colpo fanno preoccupare anche chi sottovalutava o scherniva i nostri allarmi) forse sono utili alcune note su come “funziona” la procedura nucleare russa. Ne avevo scritto ad aprile in un articolo dal titolo “13.000 testate nel mondo (e 40 in Italia), ecco chi può premere il bottone” per il mensile MillenniuM del Fatto Quotidiano, che trovate a questo link.
La dottrina nucleare russa negli ultimi anni ha significativamente abbassato la soglia sotto la quale è permesso l’uso di armi nucleari… E questo è ovviamente un problema! L’ipotesi è che se la Russia fosse soggetta a un grande attacco non nucleare in grado di superare la capacità di difesa convenzionale, essa potrebbe pensare di ridurre l’impatto del conflitto lanciando un attacco nucleare limitato o tattico. Si tratta della “dottrina militare” del cosiddetto “escalate to de-escalate”…
Nessuno sa se l’uso di un’arma tattica possa scatenare una guerra nucleare su larga scala ma il rischio è alto: chi subisce attacco nucleare non si chiede se sia stato “tattico o strategico”. Va sottolineato che secondo la Costituzione è solo il Presidente della Federazione Russa (cioè sempre l’impenetrabile Putin…) ad avere l’autorità di prendere la decisione riguardo all’uso di armi nucleari. Il comando operativo viene predisposto con il Ministro della Difesa e il Capo di Stato maggiore e trasmesso attraverso il sistema di comunicazione “Kazbek”: Putin non ha direttamente i codici di lancio ma ordina ai Comandanti militari di decidere gli aspetti operativi.
Solo in caso di attacco nucleare confermato sul suolo russo e perdita di contatto con l’autorità politica può essere attivata la procedura “Perimetr” che concede ai comandanti di teatro la facoltà di decidere l’uso di testate nucleari…
PS ovviamente tutte queste cose non vengono chieste a chi si occupa da anni di disarmo nucleare: non c’è spazio per noi soprattutto nei grandi media e nelle televisioni… che continuano invece ospitare “esperti” più attenti a spettacolo e “fedeltà alla linea”…
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