Il mio contributo per l’iniziativa del Festival dei Diritti Umani a venti anni dalla mobilitazione dei movimenti durante il G8 di Genova.
La pace non è solo assenza di conflitti. Senza diritti uguali per tutti è solo una tregua prima di una nuova guerra. Già nel 2001 il movimento contro la globalizzazione neoliberista aveva compreso che lo stato di guerra era diventato permanente. Anni dopo Papa Francesco la definirà “la terza guerra mondiale a pezzetti”. Questo stato di “guerra permanente” si alimenta con la paura e l’insicurezza che giustificano il controllo sociale, e come conseguenza ha la sovrapposizione degli apparati militari con quelli di polizia.