L’ONU aveva chiesto un cessate il fuoco durante l’emergenza COVID ma soltanto in alcuni Paesi è stato accolto l’appello, rilanciato anche da Papa Francesco. In buona parte del mondo, la pandemia si è sommata alle tensioni già presenti e – tra guerre e ribellioni armate – si continua a combattere. È questo l’argomento di Today, l’approfondimento sull’attualità internazionale condotto da Andrea Sarubbi, del 30 maggio 2020.
Qualche passo in avanti in Yemen, con ia tregua unilaterale dichiarata dall’Arabia Saudita. Nessuna notizia positiva, invece, da Libia e Afghanistan, dove si sta continuando a sparare. L’emergenza COVID ha avuto un impatto molto diverso da Paese a Paese, anche in quelli dominati da guerre o tensioni: in certe zone ha raffreddato le ostilità, in altre ha lasciato terreno libero ai combattimenti. I due reportage della puntata di Today raccontano, appunto, situazioni differenti: quello di Laura Silvia Battaglia dallo Yemen descrive come la crisi economica e sanitaria, nell’assenza di norme basiche di distanziamento sociale, stia mettendo a dura prova una Nazione che non riesce a trovare pace nemmeno quando il conflitto sembra meno aspro; quello di Adam Harvey dal Libano racconta di una rivoluzione popolare quasi congelata dalla pandemia, nell’attesa di poter ricominciare, mentre Hezbollah fa sentire sempre più il proprio peso anche nei soccorsi sanitari. Le testimonianze di diversi italiani da vari fronti caldi – come Haiti, la Repubblica democratica del Congo, il Sud Sudan, la Libia, la Striscia di Gaza – arricchiscono una puntata ricca di spunti, in cui Andrea Sarubbi analizza i vari temi con Barbara Schiavulli, giornalista di guerra e fondatrice di Radio Bullet, e con Francesco Vignarca, coordinatore della Rete Italiana per il Disarmo. La puntata, aperta dalla copertina di Solen De Luca, è chiusa come sempre con un riferimento all’arte. In questo caso, Ada Nardacchione racconta Guerra e pace di Pieter Paul Rubens: un dipinto del 1630 che svolse un’importante funzione diplomatica per convincere inglesi e spagnoli alla pace.