Molti anni fa nell’edificio industriale dove si è svolto l’incontro, con fili ritorti, con fili fantasia, con filati colorati variamente alternati in trama ed ordito si produceva un buon tessuto di seta. Ecco, anche il luogo ci segnala che trama e ordito devono essere la base di condivisone, di lavoro e di impegno per la costruzione di una sinistra ancorata a dare concretezza alla nostra Costituzione.
Come gruppi civici di sinistra del circondario abbiamo voluto questo incontro sul disarmo, in quanto l’Italia non può e non deve sprecare 64milioni al giorno per le spese militari. Dentro questa scellerata spesa potrebbe diversamente esserci tutto il valore politico-programmatico di una sinistra d’alternativa. Questa montagna di soldi va utilizzata per le sfere problematiche che ci angosciano la vita: dal lavoro al sociale, dalla scuola alla sanità, dalla salvaguardia ambientale alla cultura, dall’uguaglianza ai diritti della persona.
Seduti in sala oltre agli esponenti delle liste civiche promotrici dell’incontro anche alcuni esponenti di Possibile, di Sinistra Italiana, di Rifondazione Comunista, dell’ARCI che hanno portato il loro contributo, ma per il resto persone che vorrebbero ritrovare gli stimoli per un percorso politico di sinistra aperto e alternativo al PD.
Dopo l’introduzione del consigliere comunale di Garlate, Emanuele Manzoni e le precise informazioni sulle spese di riarmo e le argomentazioni di Francesco Vignarca che ha fra l’altro denunciato la presenza di molte testate nucleari nelle basi bresciane di Ghedi e Solbiate Olona, e alcune informazioni sulle esportazioni di munizioni della Fiocchi da parte di Duccio Facchini, molti sono stati gli interventi e le domande anche sul ruolo internazionale nei teatri di guerra del nostro Paese.
A conclusione dei lavori Emanuele Manzoni, raccogliendo anche alcune idee scaturite dal dibattito, ha proposto di dare continuità alla serata sul disarmo, sostanziandola concretamente con precise proposte da portare avanti a livello locale, quali, ad esempio: la chiusura da parte dei cittadini dei conti correnti con le cosiddette “banche armate” (distribuito al riguardo elenco elaborato dal Ministero inerente banche ed istituti di credito che hanno operato a vario titolo nei campi di vendita delle armi); che i vari consigli comunali, provinciali, regionali non operino con gli Istituti di credito coinvolti in operazioni finanziarie relative al traffico di armi e chiudano le tesorerie attive in queste banche; che nei vari Enti Locali venga avanzato con forza, in fase di discussione dei bilanci di previsione, lo stanziamento dello 0,8% per interventi di sostegno alla cooperazione e alle iniziative di pace.
I presenti hanno poi deciso di inviare un appello a tutte le forze sociali, associazioni, gruppi e partiti che si stanno apprestando a dare il loro apporto alla stesura di programmi per le prossime elezioni regionali lombarde e nazionali, affinché venga posto fine sia al riarmo e alle scellerate spese militari sia all’occupazione militare della Nato in Lombardia e in Italia.
Gli organizzatori: Voler Bene a Olginate – Voler Bene a Monte Marenzo – Associazione Cento Passi di Olginate – Casa delle Sinistre della Valle San Martino – Sinistra Lavoro della Valle San Martino – Comitato Antinquinamento di Olginate
Articolo originale http://lecconews.lc/news/spese-militari64-mln-al-giorno-a-garlate-proposte-di-disarmo-e-una-nuova-sinistra-199606/