Scarica qui il libro (PDF da unzippare)
Sedici grandi “firme” -da Salvatore Settis a Carlo Petrini, da Tomaso Montanari all’ex ministro dei Beni culturali Massimo Bray- prendono posizione contro il decreto che -nel tentativo di “rilanciare” l’economia italiana- rischia di essere un pesante contributo alla devastazione del paesaggio, e un regalo alle lobby. “Rottama Italia” è un libro -corredato da 13 vignette- disponibile gratuitamente in formato PDF affinché -mentre il decreto viene discusso in Aula-, si apra il dibattito nel Paese
A 15 anni dall’uscita del primo numero della rivista “Altreconomia” (novembre 1999), Altreconomia edizioni festeggia il proprio compleanno regalando all’Italia uno straordinario e-book in cui sedici autori, architetti, urbanisti, archeologi, giuristi, costituzionalisti, giornalisti affrontano i 45 articoli del decreto Sblocca-Italia, che dovrà essere convertito in legge entro il prossimo 12 novembre.
“Rottama Italia” è un libro corredato da 13 vignette e disponibile gratuitamente in formato PDF sul sito www.altreconomia.it/rottamaitalia che spiega, articolo per articolo, perché lo Sblocca-Italia rappresenta una minaccia per la democrazia e per il nostro futuro.
Il libro è anche in vendita in formato epub e mobi.
Il punto di vista degli autori è quello dell’articolo 9 della Costituzione, più volte citato nel testo, per ribadire i valori della tutela del territorio e richiamare l’esigenza di legalità e di una visione sostenibile del futuro.
“Rottama Italia” nasce da un’idea di Sergio Staino, ed è stato curato da Tomaso Montanari. Hanno partecipato -gratuitamente- al progetto Ellekappa, Altan, Tomaso Montanari, Pietro Raitano, Giannelli, Mauro Biani, Paolo Maddalena, Giovanni Losavio, Massimo Bray, Maramotti, Edoardo Salzano, Bucchi, Paolo Berdini, Vezio De Lucia, Riverso, Salvatore Settis, Beduschi, Vincino, Luca Martinelli, Anna Donati, Franzaroli, Maria Pia Guermandi, Vauro, Pietro Dommarco, Domenico Finiguerra, Giuliano, Anna Maria Bianchi, Antonello Caporale, Staino, Carlo Petrini.
“Il volume che pubblichiamo è un -raro- esempio di informazione indipendente, che ha ragione d’essere nelle azioni che genera -spiega Pietro Raitano, direttore di Altreconomia-. Ogni contributo vale per sé, e al tempo stesso costituisce la voce di una composizione corale.
C’è voluto coraggio per pensarlo, scriverlo e pubblicarlo. C’è voluto tempo per capire, spiegare (una vera rivoluzione, nell’epoca dei tweet). Ma ci vorrà coraggio anche a leggerlo con attenzione e farne un manifesto di azione”.
“La prima, e più importante, resistenza allo Sblocca-Italia passa attraverso la conoscenza, l’informazione, la possibilità di farsi un’opinione e di farla valere -scrive Tomaso Montanari,docente di Storia dell’arte moderna all’Università di Napoli Federico II-. Discutendone nelle piazze e nei teatri, nelle televisioni e alla radio. Richiamando al progetto della Costituzione i nostri rappresentanti in Parlamento. E, se necessario, anche ricorrendo al referendum: se -alla fine e nonostante tutto- questo sciagurato decreto ‘Rottama-Italia’ diventerà legge dello Stato”.
“Il decreto in esame non difende affatto il territorio, né dalla devastazione ambientale provocata dall’edilizia, dalle cementificazioni e dalle impermeabilizzazioni stradali, né tanto meno dalle privatizzazioni ed alienazioni a privati -spiega Paolo Maddalena, già vicepresidente della Corte Costituzionale-. Va perciò affermato con forza che il ‘territorio’, elemento costitutivo della comunità politica, non è un bene liberamente disponibile da parte del governo o di amministratori locali, ma è nella ‘proprietà collettiva demaniale’ o nella ‘superproprietà’ del popolo, a titolo di sovranità”.
“Non condivido la natura e le finalità dello Sblocca-Italia, un provvedimento legislativo incautamente complesso, che deroga ma non chiarisce, tenta di semplificare ma produce stratificazioni normative e non tutela l’ordinamento e tutti gli interessi opposti all’urgenza -aggiunge Massimo Bray, giàministro dei Beni culturali del governo Letta-. Quanto costa alla democrazia italiana una politica che interviene con un decreto legge di 45 articoli, relativi ad una pluralità di materie?”.
L’urbanista Edoardo Salzano, già Preside della Facoltà di Pianificazione del territorio dello IUAV di Venezia, spiega nel suo intervento che lo Sblocca-Italia “per eliminare le regole sull’uso del territorio” va ad “abbattere i due baluardi che sorreggono la loro efficacia: la pianificazione urbana e territoriale come metodo e strumento dell’azione pubblica, e la burocrazia delle istituzioni (quella privata si moltiplica a dismisura). Quella burocrazia pubblica che è essenziale perché le regole stabilite nell’interesse pubblico siano effettivamente rispettate”
Salvatore Settis, archeologo e storico dell’arte, già direttore della Scuola normale superiore di Pisa, ed editorialista de la Repubblica, sottolinea come “a quel che pare sarà un governo nominalmente di Centro-sinistra a celebrare, dopo vari tentativi andati a vuoto, il trionfo del silenzio-assenso, trasformandolo da tutela del cittadino contro l’inerzia della pubblica amministrazione in un trucco che cestina un principio fondamentale della Costituzione. […] le eccezioni di incostituzionalità sollevate da alcuni parlamentari (Atti Camera, nr. 2629) sono state respinte dalla maggioranza di governo. Dobbiamo perdonare loro perché non sanno quello che fanno, o sperare che si ravvedano?”.
Le conclusioni di “Rottama-Italia” le firma Carlo Petrini, fondatore di Slow Food, che provando a ripercorre il dibattito parlamentare in corso negli ultimi anni, sul tema dello stop al consumo di suolo, spiega come “questo decreto Sblocca-Italia è così surreale e fuori dal tempo e dal luogo in cui ci troviamo a vivere, che è quasi impossibile scacciare il pensiero che a scriverlo non sia stato l’uomo della rottamazione (che però, siamo sicuri, lo ha battezzato), ma un manipolo di lobbisti disperati: quasi il risultato della clonazione del primo Tremonti, che favorì il pullulare dei capannoni oggi miseramente vuoti e abbandonati, ovunque”.
E, affonda la penna Petrini, “evidentemente costoro non hanno minimamente a cuore il destino della comunità che vive in questa nostra povera Patria e soprattutto non hanno nessuna lungimiranza per il suo futuro, per la sopravvivenza dei nostri figli, per la bellezza che i loro occhi hanno il sacrosanto diritto di vedere nonostante le nostre ambizioni di produzione interna lorda!”.
“Rottama-Italia” è un’iniziativa editoriale di Altreconomia edizioni.
“Altreconomia”, dal novembre 1999, è un mensile d’informazione economica indipendente, che non riceve finanziamenti pubblici e seleziona la propria pubblicità secondo criteri etici. Altreconomia edizioni è una cooperativa, forte di oltre 600 soci tra persone fisiche e persone giuridiche. Un editore puro, l’unico che ha scommesso su questo libro, un’operazione essenziale di democrazia.