Ci impegniamo noi e non gli altri,
unicamente noi e non gli altri,
nè chi sta in alto, nè chi sta in basso,
nè chi crede, nè chi non crede.
Ci impegniamo
senza pretendere che altri s’impegni,
con noi o per suo conto
come noi o in altro modo.
Ci impegniamo
senza giudicare chi non s’impegna,
senza accusare chi non s’impegna,
senza condannare chi non s’impegna,
senza cercare perchè non s’impegna.
Il mondo si muove se noi ci muoviamo
si muta se noi mutiamo,
si fa nuovo se alcuno si fa nuova creatura.
Ci impegniamo
non per riordinare il mondo,
non per rifarlo su misura, ma per amarlo;
per amare
anche quello che non possiamo accettare,
anche quello che non è amabile,
anche quello che pare rifiutarsi all’amore,
perchè dietro ogni volto e sotto ogni cuore
c’è, insieme a una grande sete d’amore,
il volto e il cuore dell’amore.
La primavera incomincia con il primo fiore,
la notte con la prima stella,
il fiume con la prima goccia d’acqua,
l’amore col primo pegno.
Ci impegniamo perchè noi crediamo all’amore,
la sola certezza che non teme confronti,
la sola che basta
per impegnarci perpetuamente.
Don Primo Mazzolari (Cremona, 13 gennaio 1890 – Bozzolo, 12 aprile 1959)
A 54 anni dalla morte di don Primo (che rimane un faro per molti) sarebbe bello poter continuare a lavorare, credere, lottare per un mondo migliore con la sua stessa forza e lucidità. Proviamoci.
Per capire il suo pensiero, oltre a tutti i suoi libri e scritti raccolti e pubblicati in varie edizioni, vi consiglio il recente volumetto di Chiarelettere “Come pecore in mezzo ai lupi”